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SENTIERO 2 Sentiero CAI 631 |
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Italia • Veneto • Alto Vicentino Pedescala di Valdastico • Rotzo |
Lunghezza 6 km
Durata 1.40 ore Dislivello 500 slm Altitudine raggiunta quota 830 m Partenza P.za Garibaldi - Pedescala Arrivo Castelletto di Rotzo Periodo consigliato Tutto l'anno Pedule da trekking leggere Cappello per ripararsi dal sole Nessuna attrezzatura particolare |
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SENTIERO: CAI 631 - BANCHETTE |
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Questa vecchia mulattiera che parte da Pedescala porta a Castelletto, fiancheggiando esternamente la Val d’Assa. E’ una delle tante vie antiche della Val d’Astico usate per il trasporto del legname. A valorizzare oggi questa mulattiera è Castelletto, il punto di arrivo dove merita una visita il sito archeologico del Bostel con la sua ricostruzione di un’abitazione preistorica del 400 a.c. La tradizione racconta che l’origine del nome di questa via di collegamento è dato dalla particolarità di certe rocce che si trovano percorrendolo. La forma è appunto a Banchetta o Panca e le antiche leggende narrano che su queste Banchette stavano a lavorare la lana e a formare i loro magici gomitoli, le piccole fate delle nostre montagne. Il percorso parte dalla parte alta di Pedescala laddove si trovano una fontana ed un capitello dedicato alla Madonna. Dopo un breve tratto della strada per Rotzo prima e di Via Asiago poi, inizia il sentiero delle Banchette che oltrepassa la “strada del Piovan”. Tra muri a secco, immersi nella vegetazione di un bosco magro, la mulattiera sale e dopo quattro tornanti offre a tratti la vista panoramica su Contrà Forni e la fiancata del Monte Cimone, finché si incrocia il sentiero che parte da Settecà e si unisce al nostro percorso. Si prosegue senza difficoltà e a momenti appaiono Forni e Tonezza. Da quota 620, il pendio diventa meno dolce assumendo un aspetto più roccioso; ad un tornante un’icona di S. Antonio che ritroviamo su altre mulattiere della Val d’Astico. Poi il sentiero diventa pianeggiante perché si passa sotto la parete rocciosa delle Banchette (quota 660, 1 ora dalla partenza) laddove si apre una voragine carsica. Lungo la salita si vedono poi aperture e gallerie militari costruite dagli Austriaci che risalgono al 1916 e poi sfruttate dai nazisti nella 2° Guerra Mondiale. Dopo l’ennesimo tornante, si passa di fianco ad una radura, seguono gli ultimissimi tornanti e dopo aver attraversato prati e coltivazioni di Castelletto, si giunge al paese (quota 830). Si passa vicino alla chiesetta di San Rocco, si prende sulla destra Via Bostel che accompagna escursionisti e turisti lungo l’Archeopercorso in un viaggio nella lontana preistoria dell’’età del ferro. di Manuela Bonifaci Fonti: Sui sentieri della Val d’Astico di Liverio Carollo Sentieri Val d’Astico e Altopiani Trentini- Sezione VIcentine C.A.I. La descrizione del sentiero è indicativa, lo scopo è di invogliare l'escursionista a percorrerlo. Consigliamo, per evitare di imbattersi in errori, di farsi accompagnare da persone del posto o da apposita guida. In questa guida approfondiamo l'HTML e ne esploriamo i tag e le potenzialità espressive. Sistema Operativo il sentiero scontoè un nsentiero comuneL'angolo del Trail Descrizione percorso e impressioni di Alberto Toldo |